Il percorso della memoria
Palestrina900 raccoglie frammenti di storie personali dei cittadini di Palestrina – le nostre foto – e li mette insieme per ricostruire la memoria collettiva della città. Così il ricordo diventa partecipazione. La foto perde spessore come tale ed entra a far parte di un progetto più ampio di condivisione: il tutto diventa più rilevante della singola immagine. Non più la ricostruzione della casa paterna dopo la guerra, ma la Ricostruzione a Palestrina; non più il primo giorno di scuola dei nonni materni, ma la Scuola a Palestrina prima della guerra.
In questo percorso Palestrina900 rappresenta allo stesso tempo uno spazio della memoria ed un viaggio nella memoria.
Crediamo che la formula digitale permetta una più ampia diffusione delle immagini favorendo un dialogo tra generazioni sul valore della memoria e della condivisione delle emozioni di una città che muta nel tempo.
Palestrina900 è uno sforzo indirizzato alla ricostruzione della memoria collettiva della nostra città. La condivisione di immagini che si strutturano all’interno di un quadro più ampio diventa strumento di valorizzazione per personaggi, tradizioni e architettura dei luoghi che si trasformano nel tempo.
L’immagine in Palestrina900 è la testimonianza della nostra storia, un ponte generazionale. L’obbligatorietà della fonte di provenienza garantisce inoltre eventuali copyright e diritti sull’immagine. Per questo a volte troverete il watermark dell’archivio di provenienza.
Al fine di agevolare la navigazione all’interno di questa opera di collage, che parte da decine di frammenti, memorie personali e scatti di famiglia, abbiamo catalogato le testimonianze in archivi di famiglia e con un sistema di tag che le collega tramite parole chiave.
Questo progetto di ricomposizione storica è innanzitutto un progetto virtuale di spazio della memoria che ci auguriamo possa trovare modi e forme per diventare più reale attraverso una serie di eventi che promuovano l’archivio digitale come un valore storico-culturale della città di Palestrina.